Valutazione neuropsicologica: cos’è e come si struttura

La valutazione neuropsicologica fornisce un quadro complesso e articolato del funzionamento cognitivo di una persona. Attraverso questo esame possiamo ottenere informazioni molto utili per effettuare una diagnosi e impostare un adeguato intervento riabilitativo. La valutazione neuropsicologica, infatti, ci consente di individuare le aree di maggiore fragilità di una persona e, in particolare, il funzionamento delle sue diverse abilità cognitive, l’autonomia nella vita quotidiana e il quadro emotivo-comportamentale.  Tra le abilità cognitive si valutano, in particolare:

  • L’orientamento
  • La memoria
  • L’attenzione
  • Il linguaggio
  • Il funzionamento intellettivo
  • Le funzioni esecutive
  • La prassia o il movimento finalizzato
  • La gnosia o riconoscimento visivo, uditivo e tattile.

Generalmente la valutazione neuropsicologica viene prescritta quando si sospetta un invecchiamento patologico, come nel caso del declino cognitivo lieve, delle demenze già conclamate, della malattia di Parkinson e delle sindromi extra-piramidali. Essa, inoltre, viene effettuata, di prassi, in seguito a trauma cranico, lesione cerebrale, ictus o altre condizioni che possono causare deficit cognitivi.

La visita neuropsicologica è un processo articolato che implica almeno 3 fasi:

In una prima fase si accoglie il paziente con i suoi familiari e si analizzano le motivazioni che hanno portato alla richiesta di una valutazione.  Subito dopo si effettua un’anamnesi dettagliata. Si raccolgono le informazioni sulla storia medica, psicologica, cognitiva e comportamentale del paziente. Si intervistano i familiari circa eventuali criticità nella vita quotidiana e modificazioni nella personalità e nei comportanti della persona.

Si procede, poi, alla somministrazione delle diverse batterie di test di valutazione globale e funzione specifici.

Durante la fase di screening, che tiene conto anche delle informazioni provenienti dall’anamnesi e dal colloquio clinico, si cerca di tracciare un profilo cognitivo generale del paziente.
Questo primo screening è molto importante perché ci consente di capire dove e cosa approfondire con test più specifici: le funzioni cognitive che mostrano una prestazione al di sotto della norma vengono rianalizzate con prove più dettagliate e mirate.

Master Neuropsicologia

Il 12 novembre partirà la nuova edizione del Master in Neuropsicologia.

Il master mira a preparare psicologi e medici all’ambito della neuropsicologia sia per quanto riguarda gli aspetti teorici e di ricerca che per quelli pratico-applicativi.

I corsisti approfondiranno i principali ambiti della neuropsicologia clinica e delle neuroscienze, applicati alle diverse fasce di vita della persona (bambino, adulto, anziano).

Il corso è caratterizzato da una forte impronta operativa e professionalizzante.

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