Training autogeno (TA) significa letteralmente “allenamento che si genera da sé”.
È una tecnica di rilassamento e di auto-distensione fisica e psichica ampiamente utilizzata come metodo di cura, come strumento di rilassamento e come pratica di meditazione in numerosi ambiti clinici e non clinici. Il TA è caratterizzato dall’apprendimento di determinati atteggiamenti psichici e specifiche formule mentali, attraverso la pratica una sequenza di esercizi strutturati che mirano a promuovere un rivolgimento verso l’interno e l’interiorità, un maggior contatto con il proprio corpo e un aumento dell’equilibrio neurovegetativo e psicologico.
Nel corso degli anni il TA è stato sottoposto a numerose verifiche sperimentali e ha avuto enorme diffusione in tutto il mondo. A più di un secolo dalla sua messa a punto ad opera del neurologo e psichiatra tedesco Iohannes Heinrich Schultz, il TA rimane una procedura di particolare interesse per promuovere uno stato di benessere psicofisico, per controllare gli stati ansiosi e per prevenire o ridurre gli effetti dello stress. Il TA è utile alla maggior parte delle persone, in tutte le fasce di età e può essere appreso con facilità sia dai bambini che dagli anziani. In particolare, le evidenze scientifiche suggeriscono che la tecnica può essere utile nel trattamento delle fobie, del disturbo da attacchi di panico, dell’ansia generalizzata, delle dipendenze e dei disturbi sessuali ad eziologia psicogena. Il TA è poi particolarmente efficace nel prevenire problematiche di natura psicosomatica quali disturbi gastrointestinali, cefalee muscolo-tensive e ipertensione arteriosa. Si è dimostrato utile anche in contesti non clinici, soprattutto per il miglioramento delle prestazioni sportive, scolastico-accademiche e artistiche.
Il TA consente di ripristinare l’equilibrio delle funzioni del sistema neurovegetativo, del sistema neuroendocrino e del sistema immunitario attraverso due meccanismi di azione. Innanzitutto, il TA agisce in virtù di una particolare abilità della mente umana: l’ideoplasia. Essa consiste nella capacità della mente di produrre modificazioni somatiche attraverso il pensiero e l’immaginazione.
Schultz ipotizzava che pensare di compiere un movimento generasse, sul piano neurofisiologico, delle modificazioni elettriche a livello neuronale, in corrispondenza del centro cerebrale interessato al movimento stesso. Analogamente, immaginare e rappresentarsi mentalmente stati di calma, di pesantezza, di calore, induce realmente, con opportuno allenamento, i suddetti stati. Proprio in virtù di questo principio, con l’esecuzione del TA è possibile apportare modifiche sostanziali e significative a livello di tutti gli organi e apparati.
L’ideoplasia non è l’unico meccanismo di azione del TA: affinché gli esercizi del protocollo possano avere efficacia è necessaria un’ulteriore qualità della mente, un particolare atteggiamento che consente l’accesso allo stato autogeno. Si tratta della concentrazione passiva che consiste nell’abbandono di qualunque attività volontaria, sia fisica che mentale, mentre si contemplano passivamente le formule dell’esercizio e i loro effetti sul corpo.
Il TA consta di due cicli di esercizi: il TA di Base o Somatico e il TA Superiore. Il TA di base prevede una sequenza di sei esercizi, preceduti da una fase preliminare di preparazione di uno stato di quiete interna ed esterna.
La pratica del TA somatico consente di imparare ad entrare in contatto con le percezioni del corpo. Eseguendo gli esercizi corporei si sperimentano vissuti che richiamano esperienze passate ed emozioni che si esprimono attraverso il corpo e il suo linguaggio. Il TA somatico è propedeutico al TA superiore.
Mentre il TA somatico si rivolge al corpo e ai sintomi che lo interessano, il TA superiore si indirizza alla psiche con l’obiettivo di raggiungere una più profonda autoconoscenza. Il TA superiore non può essere condotto in autonomia ma deve essere inserito all’interno di un più complesso e articolato percorso terapeutico.
Gli esercizi del TA possono avere delle controindicazioni in presenza di particolari condizioni mediche e psichiatriche per cui è importante che la pratica sia prescritta e monitorata da uno specialista adeguatamente formato.
Master in Training Autogeno
Il Master in Training Autogeno e tecniche di visualizzazione, organizzato a Milano da Spazio IRIS, offre una formazione altamente esperienziale che mette i partecipanti nella condizione di padroneggiare la tecnica del TA somatico, di approfondirne gli ambiti di applicazione e utilizzo. Verranno inoltre illustrate le controindicazioni specifiche dei singoli esercizi, gli aspetti normativi e deontologici, le basi neurofisiologiche e psicologiche. Particolare spazio verrà dedicato alla formazione sul Training Autogeno Respiratorio, ampiamente utilizzato per la preparazione al parto, all’applicazione del TA in età evolutiva e alla conoscenza delle tecniche di visualizzazione.
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