Che cosa è una coppia? E quando due persone si possono definire in questo modo? C’è un limite, un comportamento, un evento che sancisce il loro essere coppia in modo ufficiale o in modo ‘scientifico’?
Per rispondere a queste domande, dobbiamo prima pensare alla nostra idea di coppia. Sì, perché non possiamo prescindere da quello che pensiamo, se vogliamo darne una definizione più generale. Tutto quello che vediamo, valutiamo, esaminiamo, lo facciamo sotto la lente d’ingrandimento dei nostri preconcetti, dei nostri filtri mentali. Se riteniamo che per essere coppia, bisogna essere sposati, o vivere assieme, o condividere l’80% del tempo con l’altro, o bisogna provare amore (sì, prova a definirmi l’amore. Dalla padella alla brace!) Ecco, tutti questi sono nostri preconcetti che andranno ad influenzare la risposta alla prima domanda. Perciò, prima di rispondere a che cosa è la coppia dovremmo dedicarci al cosa sia per me!
Forza, pensateci o ancora meglio, provate a confrontarvi con altre persone, provate a chiedere in giro, e vi assicuro che ciò che scoprirete vi sorprenderà! Non avete voglia di farlo e volete già sapere cosa otterrete in questo piccolo esperimento? Beh, avrete la conferma che ognuno di noi, ogni singola persona, esperta o meno, ha la sua personalissima visione di cosa sia una coppia. Un po’ come i fiocchi di neve, non ci saranno due persone che daranno due risposte uguali. Ognuno di noi ha la sua idea, i suoi segnali per capire che siamo di fonte a una coppia e se li condividerete tra di voi, vi troverete anche d’accordo con quello che dicono gli altri, ma non sarà la stessa cosa che avrete pensato all’inizio.
Bene, e ora pensate: come è possibile, vista l’incapacità di trovare due persone con la stessa idea di coppia, darne una definizione generale, che metta tutti d’accordo?
Potremmo usare vincoli legali (il matrimonio, un contratto di convivenza, la comunione dei beni,… ), o religiosi (rito religioso del matrimonio), o emotivi (stare bene insieme, voler fare una famiglia, avere un progetto comune, sentire le farfalle nello stomaco,…) o temporali (dal primo appuntamento, dopo due anni che si frequentano regolarmente, dopo l’inizio della convivenza,…). Potremmo usare molti altri parametri, ma non sentite a pelle che già questi non riescono a racchiudere, in modo adeguato, l’essenza dell’essere coppia? Pensate che ce ne siano di più validi che possano riuscire nell’impresa? Non credo proprio!
Quindi la prima domanda non ha risposta? Un bel grattacapo per persone come me che del sostegno di coppia ne hanno fatto un lavoro. E soprattutto che figura ci fa la Psicologia, quella con la ‘p’ maiuscola, lei che ha sempre una risposta per tutti i comportamenti umani, e spesso anche più di una. Come fare a lavorare o a interagire con una coppia, se non la si riesce neanche a definire?
A questo punto, non disperiamoci, e proviamo a fare un passo indietro. Cerchiamo di vedere il problema nella sua globalità e torniamo alla prima constatazione: ognuno di noi ha la sua idea di coppia. Anche gli stessi membri della coppia, avranno due idee diverse rispetto a quando definirsi in tale modo. Ciò significa che non può esserci un segnale esterno che dimostri che quelle due persone, quei due individui, così diversi tra di loro, che non si conoscono poi da molto tempo (qualche ora, qualche giorno, qualche anno, è indifferente, se pensiamo a tutti gli incontri che hanno potuto fare prima di decidere di dedicare del tempo l’uno per l’altro) formano ora una coppia. Ma se non ci sono segnali esterni, vorrà dire che ce ne saranno di interni.
Ecco svelato l’arcano! Chi siamo noi, osservatori di passaggio, per giudicare e definire due persone come una coppia? Nessuno! Non ne abbiamo il potere.
Una coppia può essere definita solo da sé stessa! Solo nel momento in cui quelle due persone, quei due estranei, si definiscono ‘coppia’, o anche solo, si pensano come tale, allora la coppia esiste. E questo è vero anche se i nostri occhi non vedono quello che loro dicono: immaginiamo due persone che vivono da separati o non si vedono mai o litigano in continuazione… potremmo fare davvero fatica a pensare di essere di fronte ad una coppia. Ma finché loro si definiscono in questo modo, noi non possiamo ‘metterci becco’, non possiamo giudicare, perché non ne abbiamo gli strumenti né le ragioni né, tantomeno, il diritto. Quando una coppia non si penserà più come tale, anche se vivono tutti i giorni assieme, dormono assieme, vanno in vacanza assieme, allora quella coppia non esisterà più.
Perciò, per rispondere alla prima domanda, come poter definire o capire se due persone formano una coppia, l’unica risposta possibile, a questo punto, è: vai e chiediglielo!
Psicologa
PS.: ringrazio i maestri Iva Ursini e Renzo Marinello, per avermi insegnato l’umiltà e il trucco per riuscire, finalmente, a capire che cosa è una coppia!