La ricerca e la pratica clinica stanno confermando ciò che le culture antiche affermano da lungo tempo, cioè che la mindfulness permette di penetrare le cause della sofferenza umana e fornisce un modo efficace per alleviarla. 

Praticare la mindfulness, come scrive John Kabat-Zinn, significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”.

Negli ultimi anni, nell’ambito della psicoterapia cognitivo-comportamentale, sono stati sviluppati alcuni approcci di trattamento in cui la mindfulness rappresenta una componente sostanziale. Questi approcci, tutti validati empiricamente, condividono l’idea per cui è fondamentale che le persone imparino a riconoscere i propri pensieri, concependoli semplicemente come eventi mentali e non come rappresentazioni stabili della realtà. Questi approcci sono stati validati empiricamente e fanno parte di quella che è stata definita come la terza ondata della psicoterapia cognitiva. 

Si tratta della:

  • Dialectical Behavior Therapy (DBT), riconosciuta come terapia d’elezione per il disturbo borderline di personalità. La DBT aiuta i pazienti ad incrementare il senso di autoefficacia, a migliorare la regolazione degli affetti e ad aumentare il livello di tolleranza allo stress. 
  • Acceptance and Commitment Therapy (ACT), aiuta le persone a sviluppare il giusto atteggiamento di accettazione, nelle situazioni non modificabili. L’ACT mette in evidenza l’importanza di imparare a distinguere le aree sulle quali è possibile esercitare un controllo da quelle che invece non si possono controllare e nelle quali anzi, diventa addirittura controproducente provarci. 
  • Compassion focused therapy (CFT) stimola il paziente a ripristinare un atteggiamento compassionevole nei confronti di se stesso e delle proprie fragilità. Secondo la CFT la maggior parte dei disturbi psicologici deriverebbero da elevati livelli di autocritica e vergogna, acquisiti durante l’infanzia a seguito di esperienze di accudimento negligenti o trascuranti.
  • Mindfulness Behavior Cognitive Therapy (MBCT) interviene su alcuni dei processi di vulnerabilità identificati dalla ricerca cognitivista come fattori di rischio per una ricaduta depressiva. Più che a modificare i contenuti dei pensieri, il protocollo MBCT aiuta i pazienti a riconoscere e modificare le modalità di pensiero disfunzionali (per esempio la ruminazione) ed è particolarmente indicato per il trattamento dei disturbi depressivi e del disturbo ossessivo compulsivo. Attraverso la MBCT, il paziente impara che i pensieri non sono fatti e che ci si può permettere di lasciarli andare e venire, anziché metterli in discussione e cercare di eliminarli.

L’utilizzo della mindfulness nella pratica clinica include poi il protocollo MBSR, Mindfulness Based Stress Reduction, interamente basato sulla pratica della mindfulness.  Il MBSR ha come obiettivo la riduzione dello stress, insegnando a riconoscerne le fonti e a rispondere agli stimoli anziché evitarli o reagire ad essi in modo impulsivo e automatico. Inoltre, aiuta a sviluppare e rafforzare abitudini di vita più salutari: una corretta alimentazione, esercizio fisico regolare e buone abitudini per conciliare il sonno e mantenere il giusto ritmo sonno-veglia.  Il programma MBSR è un’evidenza clinica fondata, proposta nei contesti più disparati della medicina integrativa, delle neuroscienze e della psicologia, consentendo di affrontare e risolvere molte problematiche psicologiche e fisiche legate allo stress in fasce d’età eterogenee. Il programma MBSR ha trovato impiego su pazienti affetti da patologie diverse, e in particolare: malattie cardiovascolari, dolore cronico, disturbi d’ansia e attacchi di panico, disturbi dell’apparato gastro-intestinale, difficoltà di memoria e concentrazione, cancro, malattie della pelle, cefalee, etc. 

L’obiettivo delle terapie basate sulle mindfulness è quello di cambiare senza cambiarsi, attraverso un percorso di attenzione e consapevolezza che aiuta a sviluppare un nuovo modo di guardare a se stessi e al mondo con accettazione, rispetto e gentilezza nei confronti delle proprie e altrui specificità.

Training Mindfulness Based Therapy

Nell’ottica degli obiettivi precedentemente enunciati il Training Mindfulness Based Therapy sarà condotto dal Prof. Fabrizio Didonna Visiting Professor alla Jiao Tong University of Shanghai e Professore all’Institute for Lifelong Learning of the University of Barcelona. Il Prof Didonna è  fondatore e Presidente dell’Istituto Italiano per la Mindfulness (IS.I.MIND). 

Con l’iscrizione effettuata entro il 31 maggio 2019 potrai usufruire di uno sconto.

Per maggiori informazioni puoi contattarci a:info@spazioiris.it o al numero 02/94382821.