L’ipnosi è uno stato naturale della mente durante il quale la coscienza risulta parzialmente modificata. Il fenomeno chiave attorno a cui ruota tutto ciò che viene catalogato nell’ambito dell’ipnosi è la “trance”. Trance indica qualsiasi stato di concentrazione in se stessi, dalla più leggera distrazione fino al completo assorbimento. L’induzione ipnotica è un procedimento, o meglio ancora una forma di comunicazione, attraverso cui si aiuta la persona ad entrare in trance. Le induzioni ipnotiche riducono il fattore critico, potenziano la capacità ricettiva del Sé e offrono all’individuo contenuti utili attraverso cui mobilitare le risorse.

Si parla di ipnosi, quando lo stato di trance viene attivato nella persona per via delle suggestioni proposte da un’altra persona, che coscientemente catalizza l’insorgere di questo atteggiamento mentale nel soggetto. L’APA, Division of Psychological Hypnosis, definisce l’ipnosi come un procedimento attraverso il quale un professionista della salute suggerisce alla persona, attraverso opportune tecniche di induzione, esperienze di cambiamento nelle proprie sensazioni, percezioni, pensieri o comportamenti. Lo stato ipnotico rappresenta un’esperienza che appartiene al soggetto e che deriva dagli apprendimenti e dai ricordi accumulati nel passato.

Le persone rispondono all’ipnotismo in modi differenti, manifestando cioè diversi tipi di ipnosi. Taluni descrivono l’esperienza come uno stato “altro” di coscienza, altri come uno stato di grande concentrazione e attenzione. Durante questo stato, le persone riportano cambiamenti nel loro modo di percepire, pensare e agire, in linea con le suggestioni proposte dal professionista.

I benefici del metodo dell’ipnosi

La ricerca scientifica evidenzia come l’ipnosi rappresenti un metodo straordinariamente efficace per innescare a proprio beneficio processi mentali o fisiologici non regolati coscientemente. Le recenti ricerche di neuroimaging hanno mostrato come lo stato ipnotico non è prodotto da un’unica struttura cerebrale e i suoi correlati neurofisiologici sono da ricercarsi nelle strutture cognitive coinvolte nella regolazione degli stati di coscienza e degli stati attentivi. Durante l’ipnosi, emisfero destro e sinistro sono entrambi attivi e coinvolti in una molteplicità di riconfigurazioni bilaterali, specifiche, selettive e stimolo-riferite.

La letteratura internazionale e la pratica professionale hanno ampiamente dimostrato che l’ipnosi agisce efficacemente nel rilassamento, per ridurre l’ansia e il distress nelle loro più diverse manifestazioni, per la gestione delle emozioni difficili (rabbia, paura, tristezza, gelosia, delusione…), per smettere di fumare, per dimagrire, nel trattamento delle fobie, nei disturbi alimentari, per combattere la depressione, nei disturbi sessuali, per aumentare l’autostima, per il controllo del dolore, nei problemi dermatologici, per affrontare antichi nodi traumatici, per contrastare l’ipertensione, per migliorare il rendimento scolastico e la performance in generale. L’esperienza ipnotica permette di accelerare il processo di cambiamento, amplificandolo grazie alla maggior ricettività e al miglior accesso alle immagini della persona durante la trance.

Le più recenti ricerche tratteggiano tre diversi scenari terapeutici in cui l’ipnosi può trovare applicazione:

  • la terapia a breve termine orientata al problema per intervenire su aspetti somatici, comportamentali o emotivi, utilizzando suggestioni dirette, desensibilizzazione, rinforzo dell’Io, progressione d’età;
  • la terapia orientata all’insight, per intervenire sui sintomi all’interno dello spettro nevrotico mediante tecniche che fanno emergere materiale rimosso o dissociato al fine di rielaborarlo e integrarlo nella personalità;
  • la terapia intensiva a lungo termine per intervenire su pazienti che manifestano deficit del Sé e/o alterazione dell’attaccamento. Per questi casi, l’aspetto sensoriale e corporeo della tecnica ipnotica, consente di confrontarsi ed elaborare i confini del proprio Sé nella direzione di una sua progressiva integrazione.

Anche se in Italia, attualmente, l’ipnosi non è ancora largamente utilizzata, negli Stati Uniti il suo valore scientifico è stato riconosciuto fin dal 1949 con la fondazione della Società di Ipnosi Sperimentale e Clinica affiliata alla Federazione Mondiale per la Salute Mentale. Le ricerche cliniche e i lavori sperimentali sull’ipnosi vengono pubblicati su importanti riviste scientifiche internazionali quali l’International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis, l’American Journal of Clinical Hypnosis, l’European Journal of Clinical Hypnosis.

L’ipnosi è uno strumento naturale che insegna alle persone a usare la mente in modi che prima trascuravano, stimolando, secondo un approccio olistico che unisce mente e corpo, apprendimenti acquisiti, ma di cui la persona è ignara.

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