Dott. Tiziano Schirinzi: Benvenuta Manuela in Spazio IRIS. Con oggi incominciamo le interviste ai professionisti che si occupano di Tecniche di Rilassamento. Quindi rappresenti per tutti noi una sorta di iniziazione alle tecniche! E visto che ci addentriamo assieme in questo rilassante mondo, prova a spiegarci un po’ qual è lo scopo delle tecniche di rilassamento?

Dott.ssa Manuela Giaco: Lo scopo delle TDR è quello di ottenere un beneficio a livello sia psichico che fisico per gestire e migliorare situazioni di stress, di ansia, di accumulo di stress soprattutto in situazioni con disagio di tipo lavorativo o famigliare; sono delle tecniche, non sono soluzioni ma strumenti che possono aiutarci a favorire alcune situazioni di disagio. Si possono acquisire con la pratica, con facilità quindi sono strumenti che possono acquisire tutte le persone nella loro quotidianità, in modo particolare quella che io insegno, la tecnica di Jacobson, che è molto semplice e utile da sperimentare ogni giorno.

T.S.: Ecco appunto, un beneficio sia a livello psichico che fisico per gestire e migliorare situazioni stress. Ma allora se è così importante, perché non riusciamo a rilassarci così facilmente?

M.G.: Come insegno e spiego nei corsi e nel vostro Master in tecniche di Rilassamento, rilassarsi è un allenamento. Soprattutto all’inizio le persone che frequentano i miei corsi fanno molta fatica a rilassarsi e non trovano un immediato beneficio nello sperimentare la tecnica, ma solo grazie ad un allenamento costante si ritrovano ad ottenere poi uTDR (2)
risultato. Questo è dato dal fatto che nella nostra vita siamo abituati a non dedicare mai il giusto spazio per il relax, per fermarci, per ascoltarci: una delle cose più importanti del rilassamento è il sapersi ascoltare, la difficoltà del rilassarsi è proprio quella di non essere abituati a fermarsi, ascoltare il proprio corpo, la propria mente, prendersi degli spazi per sé. Non è proprio all’interno della nostra abitudine culturale dove il nostro livello di prestazione deve essere sempre alto: questo è supportato dalle aspettative sociali e culturali del nostro vivere, del nostro tempo; e proprio questa è la difficoltà maggiore, quindi la cosa più importante è  l’allenamento.

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T.S.: Manuela prima ci hai citato la tecnica di Jacobson, che tra l’altro è quella che insegni nel nostro Master in Tecniche di Rilassamento dedicandoci un weekend intero e molto intensivo. Ci può parlare brevemente del rapporto che esiste tra il rilassamento progressivo di Jacobson e il benessere psico-fisico ambito da chi intende sottoporsi a tale trattamento?

M.G.: Il rapporto che c’è tra questo tipo di tecnica e l’aspettativa che le persone hanno rispetto al benessere psicofisico è di abbastanza immediato: la tecnica di Jacobson non ha controindicazioni, può essere utilizzata da chiunque, essendo una tecnica corporea è più semplice da acquisire rispetto a tecniche immaginative come può essere il training autogeno, e si hanno riscontri immediati.  Proprio perché noi siamo più abituati a gestire la nostra corporeità rispetto alla nostra mente, è molto più semplice avere subito un riscontro e capire se ci stiamo rilassando. Questa tecnica, basandosi sul contrarre e rilasciare il muscolo, ci dà subito l’idea di quanta tensione noi accumuliamo, e quanto grazie alla pratica, questa tensione viene eliminata. Il riscontro che riusciamo ad ottenere, nel benessere psicofisico nel nostro corpo, ha poi ha una ricaduta positiva nel benessere della nostra mente, quindi possiamo dire che c’è una sorta di circolarità tra corpo e mente.

T.S.: Ultima domanda. Restando sulla tecnica di Jacbson, Manuela può spiegarci brevemente quali sono gli ambiti di intervento in cui è utile tale tecnica?

M.G.: Questa tecnica può essere utilizzata in moltissimi ambiti: sia con bambini , adulti o anziani, l’importante è tenere conto delle difficoltà motorie del soggetto. Può essere utilizzata sia in un ambito ordinario come un corso di rilassamento, o in un momento della nostra quotidianità, quindi ovunque, anche a casa, sia all’interno di situazioni patologiche o mediche, ad esempio  nel caso di una riabilitazione cardiaca in cui lo scopo sia aiutare le persone a prendere del tempo per sè e rilassare il proprio corpo per ottenere un maggior benessere fisico e psichico, così come per patologie psichiche più gravi come la psicosi:  può essere utilizzata con versatilità senza alcun problema in ambiti davvero molto ampi. Posso ancora aggiungere e ribadire che questa tecnica è semplice da acquisire e può essere sfruttata anche soltanto dieci minuti al giorno: una persona può utilizzare anche una parte della tecnica, rilassare una sola parte del corpo che sente più tesa perché è la “sua” parte: personalmente, ad esempio, ho spesso le spalle tese, quindi lavoro molto sulla parte alta del corpo. Con soli dieci minuti al giorno in ufficio, a casa, si rivela una tecnica utile e semplice con grande ed immediato beneficio.

T.S.: OtDeep-muscle-relaxationtimo consiglio! Proverò a seguirlo anche io così da dare beneficio alla tensione corporea che spesso ci perseguita nei giorni di intenso lavoro. Ma prima devo iscrivermi al Master i Tecniche di Rilassamento di Spazio IRIS per seguire la tua lezione e acquisire le tecniche nel modo più professionale e adatto, partendo dal Rilassamento Progressivo di Jacobson. Noi intanto ci prepariamo per la prossima intervista, che ci vedrà assieme al dott. Michele Vanzini docente di Ipnosi Eriksoniana.

M.G.: Tiziano grazie a voi per l’ospitalità e per il vostro contagioso entusiasmo. Ci rivediamo il 18 novembre al Master in Tecniche di Rilassamento.