Rebt: Terapia Razionale Emotiva Comportamentale

 

“Gli uomini sono turbati non dalle cose ma dall’opinione che hanno delle cose” Epitteto

La REBT condivide la visione di Epitteto secondo cui l’uomo reagisce agli eventi non per come sono ma per come li vede. Non sono tanto le situazioni quanto i pensieri che l’uomo ha circa certe situazioni a turbare l’animo dell’uomo. Credenze rigide hanno dunque un ruolo importante nella sofferenza umana.

La dimensione cognitiva (razionale) di questo intervento è stata da sempre una costante, sebbene nel corso degli anni la REBT abbia modificato il proprio nome diverse volte. Fondata come Terapia Razionale nel 1955, nel 1962 diviene Terapia Razionale Emotiva e nel 1993 Terapia Razionale Comportamentale. 

Questo intervento oltre all’aspetto propriamente cognitivo non trascura anche altre dimensioni come quella:

  • affettiva esperienziale: le persone vengono incoraggiate ad avere reazioni sia positive che negative purché siano funzionali; al contempo vengono sollecitate a sperimentare con intensità le emozioni
  • comportamentale: le persone quando non perseguono obiettivi per loro importanti soffrono e spesso utilizzano comportamenti che vanno ad aumentare questo malessere.

Ellis, il fondatore di questo intervento, ha sempre esortato i terapeuti a lavorare su tutti i processi di cambiamento considerando quindi la dimensione cognitiva, emotiva e comportamentale. Ad esempio senza un cambiamento comportamentale, il cambiamento affettivo e cognitivo non durerebbe a lungo. 

 

Dalle idee rigide alle credenze flessibili

 

Le credenze o i pensieri rigidi riguardano gli obblighi o i doveri assoluti creati dall’individuo e basati sui desideri personali. 

Queste credenze trovano ad esempio riscontro nelle affermazioni legate al tema del “dovere”. Quando infatti la persona sostiene che deve necessariamente fare qualcosa come l’imperativo dello studente durante la sessione di esami “devo assolutamente passare l’esame all’università”. Mantenere una credenza così rigida sfortunatamente non influenza la realtà ma influenza solamente il modo che l’individuo ha di reagire alla realtà. 

La rigidità di queste credenze è infatti al centro del malessere psicologico e di contro la flessibilità viene posta al centro del benessere psicologico. Le persone infatti quando hanno una visione flessibile reagiscono in modo funzionale agli eventi. Quando il pensiero è flessibile sono più chiari i desideri dell’individuo. Se ad esempio uno studente volesse passare un esame all’università e pensasse “voglio passare l’esame, ma non devo passarlo a tutti i costi”, adotterebbe un’ottica di maggiore flessibilità riconoscendo al contempo la possibilità di fallire. Come tale questa credenza flessibile è più aderente alla realtà in quanto contempla l’eventualità che si possa verificare un evento indesiderato.

Quando le persone riescono a mettere in discussione le loro credenze rigide e ad agire le alternative flessibili e non estreme, riescono ad aprirsi al cambiamento. 

 

Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) in età evolutiva

 

Ad ottobre 2021 si terrà il Corso di perfezionamento in Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) in età evolutiva. La partecipazione è ammessa a psicologi, medici specializzati e specializzandi in psicoterapia. 

I posti sono limitati. Per maggiori informazioni visitare il sito https://www.spazioiris.it/ o contattateci a formazione@spazioiris.it, 02 94382821.