Come affrontare i problemi del sonno nell’autismo?

Il sonno è una funzione fondamentale per la salute e il benessere dell’essere umano. Nelle persone con autismo spesso il sonno è difficile e questo ha ripercussioni particolarmente negative sulla qualità di vita della persona autistica e della sua famiglia.

Chi ha un disturbo dello spettro dell’autismo, infatti, spesso sperimenta difficoltà nel sonno, e in particolare: 

  • Insonnia: Molti bambini e adulti autistici possono avere difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati.
  • Ritmi circadiani alterati: Alcune persone con autismo presentano un sonno irregolare o uno spostamento dei ritmi circadiani, influenzando i loro orari di sonno e veglia.
  • Ipersensibilità: Le persone con autismo possono essere più sensibili a stimoli ambientali come rumori, luci e temperature, che possono interferire con il sonno.
  • Stress e ansia: L’ansia sociale e altre forme di stress possono aggravare le difficoltà del sonno.
  • Comorbidità: Disturbi dell’umore, ADHD e altre condizioni possono influenzare ulteriormente il sonno.

Numerosi studi evidenziano come i problemi di sonno nelle persone con autismo possono essere riscontrabili fin dai primissimi mesi di vita e se non adeguatamente affrontati comportano un peggiore funzionamento della persona a livello emotivo, cognitivo e comportamentale.

Cosa si può fare per migliorare la qualità del sonno nelle persone con autismo?

Migliorare la qualità del sonno nella persona con autismo è una questione complessa eppure fondamentale. Ecco alcune strategie che possono aiutare:

  1. Routine coerente: Stabilire una routine di sonno regolare: andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno aiuta a stabilire un ritmo circadiano.
  2. Ambiente di sonno favorevole: Creare un ambiente tranquillo e confortevole per il sonno. Ciò può includere tende oscuranti, riduzione del rumore, temperatura adeguata e un materasso e cuscini confortevoli.
  3. Limitare l’uso di dispositivi elettronici: La luce blu emessa da telefoni e tablet può interferire con la produzione di melatonina. Limitare l’uso di questi dispositivi nelle ore precedenti il sonno.
  4. Tecniche di rilassamento: Integrare tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga prima di andare a letto può favorire un sonno migliore.
  5. Attività fisica: Una regolare attività fisica durante il giorno può migliorare la qualità del sonno, ma è meglio evitare esercizi intensi nelle ore serali.
  6. Monitoraggio della dieta: Prestare attenzione all’alimentazione, evitando pasti pesanti o caffeina nelle ore precedenti il sonno. Alcuni potrebbero beneficiare di snack leggeri.
  7. Integratori di melatonina: In alcuni casi, l’uso di integratori di melatonina può essere utile, ma è importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi integrazione.
  8. Consultare professionisti: In caso di problemi persistenti, può essere utile consultare uno specialista del sonno o un pediatra esperto in autismo che possa fornire consigli personalizzati.
  9. Supporto comportamentale: Lavorare con terapisti o educatori che hanno esperienza con l’autismo può fornire strategie specifiche per affrontare le difficoltà nel sonno.
  10. Osservazione e adattamento: Ogni individuo è unico. Monitorare cosa funziona e adattare le strategie di conseguenza può essere molto utile.

I disturbi del sonno nell’autismo: intervenire con l’analisi del comportamento

Il corso “I disturbi del sonno nell’autismo” presenterà i più recenti strumenti di valutazione degli aspetti fisiologici e comportamentali del sonno e le strategie di intervento evidence based disponibili.

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